siamo rimasti senza alloggio su un'isola deserta
Organizzare un viaggio con largo anticipo di solito significa due cose: o sei un maniaco del controllo, o vuoi risparmiare 💸.
Noi? Eravamo entrambe le cose !
E con una tappa mica semplice: le PERHENTIAN ISLAND 🏝️.
Mare turchese, sabbia bianca… e una ricettività che definire “minimal” è un complimento
Regola non scritta: se vuoi una capanna carina, devi prenotare nella vita precedente.
Quelle “alla Robinson Crusoe”? SOLD OUT DA GENNAIO.
Noi però avevamo già prenotato tutto a novembre. Goduria da total control freak.
La nostra scelta sembrava un sogno: spiaggia raggiungibile solo in barca 🚤, niente resort nei paraggi, capannette su palafitte nella giungla.
Paradiso per entomologi. Inferno per aracnofobici 😱.
Io? Seconda categoria, ma ottimista.
Per sei mesi ho guardato foto di ragni grossi come criceti, velenosi, pelosi, saltellanti per prepararmi. Il mio algoritmo ancora se lo ricorda.
Le recensioni? STUPENDE. Tutti parlavano di un luogo spartano, ma che ti resta nel cuore ✨.
Un amico c’era stato l’anno prima: “È selvaggio, ma magico. Dormi con i gechi e ti svegli con le scimmiette .”
Prenotiamo direttamente con l’host (niente Booking, troppo mainstream), paghiamo tutto e affidiamo anche transfer e taxi boat. Possibilità di annullare fino a 7 giorni prima: CHE CARINI!
E così, a novembre, stringevamo la conferma della nostra capanna dei sogni.
Io, intanto, continuavo ad allenarmi mentalmente come un candidato all’Isola dei Famosi.
Poi… IL SILENZIO
Tutto normale: la struttura chiudeva per la stagione delle piogge, riapriva a maggio.
Ma a riapertura avvenuta, da buona maniaca del controllo, inizio a monitorare le recensioni 👀.
E LÌ COMINCIA IL THRILLER PSICOLOGICO:
- “Il ristorante sulla spiaggia non ha riaperto” → (vabbè, impareremo a pescare).
- “Senza corrente da due giorni, nessuno sa sistemare il generatore” → (cena romantica a lume di candela).
- “Pioveva in camera, abbiamo dormito con le cerate” → (portiamo il poncho?).
- “Lo staff è sparito” → SCUSA, COME COME ?
- “Sono arrivato da solo. Transfer inesistente. Nessuno sulla spiaggia. Nulla. Tutto abbandonato.”
PANICO!
Indago come un detective .
Apro 72 schede.
Cerco l’host su Facebook, LinkedIn, Google Earth.
Trovo pure il suo vicino di casa su Instagrame la maestra delle elementari.
Salta fuori che aveva problemi economici.
Determinato a non chiudere, sì, ma nel frattempo lasciava i clienti in bungalow allagati senza corrente.
Noi? Che facciamo ? Speriamo? Rischiamo? Ci portiamo un generatore a mano?
Alternative:
- Resort di lusso a 1000€/notte
- Baracche da film horror dove i ragni sembrano il male minore 🕷️ e l'antitetanica era offerta a colazione
Poi il miracolo: su Booking spunta una struttura con nuovi container abitativi.
Niente capanna romantica, ma almeno esistevano davvero.
Prenoto!
Scrivo per disdire l’altra: NESSUNA RISPOSTA . SILENZIO. FANTASMA.
Arrivata sull’isola, decido di farmi portare in barca fino alla spiaggia abbandonata.
Spoiler: LO ERA DAVVERO 😱. Niente staff, niente luci, solo palme che sussurrano: “Te l’avevamo detto.”
NESSUN RIMBORSO, OVVIO.
E IL SOUVENIR?
Ah, sì.
Una plancia di legno dipinta a mano, trovata nel resort fantasma.
Tramonto su MIRA BEACH, PERHENTIAN KECIL.
L’ho presa.
Lo so, non si fa.
Ma consideratelo un souvenir da 200€ 💖.
Il ricordo più caro che mi sia mai portata a casa !!!
MORALE?
Anche con una buona organizzazione, gli imprevisti succedono.
La Malesia non è un Paese dove i turisti vengono truffati abitualmente – anzi, di solito è tutto molto sicuro e ben gestito.
Questa è stata solo una sfortunata eccezione.
È vero che le piattaforme di prenotazione più conosciute offrono maggiori tutele, ma questo non vuol dire che bisogna evitare le strutture indipendenti: spesso sono proprio quelle a regalare le esperienze più autentiche.
Siamo stati sfortunati, sì…
ma per fortuna abbiamo reagito in tempo e trovato un Piano B!
(Ok, un container. Ma nuovo e con doccia funzionante. Direi vittoria!)
SE TI E' PIACIUTA LA MIA AVVENTURA LASCIA UNA STELLINA ⬇️😉
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