TRANSILVANIA ... QUELLA VOLTA CHE …

Pubblicato il 20 ottobre 2025 alle ore 19:09

cercavo Dracula e ho trovato Burano

Sono sempre stata una fan del mistero.
Una di quelle che da bambina guardava i film horror  con il cuscino davanti alla faccia (e un occhio aperto, ovvio).

 

Per me, la leggenda di Dracula è sempre stata il top del top.
Un mix perfetto di paura, fascino e nebbie.

E poi è arrivato il film di Coppola — quello che ha scolpito nella mia  testa l’immagine di una Transilvania cupa e misteriosa: carrozze nere che scivolano nella nebbia, cavalli scuri come la notte, lupi che ululano in lontananza e fuochi fatui che ballano tra le tombe.

(Ok, e pure qualche pipistrello appiccicoso che ti si attacca ai capelli fuori dall’osteria e gente che non da la mano … ma quella è colpa di Fracchia contro Dracula).

Da bambina  immaginavo una Transilvania  a metà tra il terrore e l’incanto… e da allora, quel mondo gotico non mi ha più lasciata.

L’idea di visitare un luogo così intriso di leggende mi affascinava e mi inquietava allo stesso tempo. Un po’ come entrare in cantina al buio: sai che non c’è nulla, ma te la fai  addosso lo stesso.

 

Così, quando Ryanair ha deciso di piazzare i suoi voli low cost su Cluj-Napoca e Bucarest, ho capito che era un segno del destino: il mio “incubo” preferito stava finalmente per diventare realtà!

 

Prima della partenza, ovviamente, ho fatto quello che chiunque farebbe per prepararsi a un viaggio in Transilvania: un full immersion nella cultura locale!

Tradotto: mi sono riguardata tutta la filmografia horror degli anni ’80 — sì, proprio quella che passava su Italia 1 durante Notte Horror (i più vintage capiranno).

Ho chiuso la maratona con Dracula di Coppola, che credo di aver mandato avanti e indietro almeno venti volte nella scena in cui il Conte, con il suo mantello rosso, si arrampica sulle mura del castello con un neonato tra le fauci.

 

Poi mi sono esercitata davanti allo specchio con la mia battuta preferita:
 “Ben-ve-nuti… in mi-a  casza!”

L’intonazione era importante, eh. Doveva suonare gotica, ma con un tocco di classe.

 

L’unico piccolo dettaglio da sistemare era quello della vergine sacrificabile — ma, fortunatamente, quella pratica l’avevo già archiviata da un po’. 

 

Così, caricata a molla tra entusiasmo, paura e una buona dose di autoironia, sono partita per Sighișoara, la città natale di Vlad l’Impalatore — il vero Dracula!

Mi immaginavo inseguita dal suo spirito tra le lapidi del cimitero sassone, avvolta nella nebbia, con i pipistrelli che svolazzavano sopra la testa.

 

E invece…

 

Invece mi accoglie una cittadina pucciosa che pare uscita dal fantastico mondo di Hello Kitty!

Case color azzurro cielo ,verde pisello, rosa confetto e giallo girasole — altro che Transilvania gotica, qui sembrava di essere finita a Burano con l’accento rumeno. ( Quindi BuraNU !) 

Le vie del centro erano decorate con ombrellini rossi sospesi in aria, fiori alle finestre e turisti sorridenti che si scattavano selfie con la piazza colorata alle spalle.

 

Il mio algoritmo mentale, allenato per settimane a immagini cupe e drappeggi rossi, è andato ufficialmente in tilt.

Dove sono finiti i lupi? Le carrozze? La foschia?

L’unica cosa “spettrale” era il mio look da backpacker: quattro giorni di viaggio con solo il bagaglio sotto il sedile — sembavo più  una turista fuggita da un ostello di Bucarest che una cacciatrice di vampiri

E sapete una cosa?


Mi sono resa conto di aver vissuto tutta la vita nella MENZOGNA!


La TRANSILVANIA non è oscura, è COLORATISSIMA.


È una terra ospitale, dove non ti rincorrono i lupi (anche se con gli orsi meglio mantenere le distanze), dove la gente sorride, i villaggi profumano di pane e… dove serve più probabilmente la crema solare che l’aglio.

 

MORALE DEL VIAGGIO :

Mai giudicare un libro dalla copertina!
Soprattutto se il libro è “Dracula”.

 

Perché alla fine, se ci pensi, Vlad non era nemmeno poi così cattivo.
Ha venduto l’anima al diavolo, sì… ma per amore (  chi ha visto il film di Coppola sa )
E forse, in fondo, quel conte che viveva in una casetta giallo canarino ai piedi della collina di Sighișoara… non era poi quel  duro che ci voleva far credere !

 

SE TI E' PIACIUTA LA MIA AVVENTURA LASCIA UNA STELLINA ⬇️😉

Valutazione: 5 stelle
1 voto

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.