LIGURIA ... QUELLA VOLTA CHE ...

Pubblicato il 12 novembre 2025 alle ore 15:42

volevo battere il cinque alla statua di Mike Bongiorno 

PONTE DEL PRIMO MAGGIO , quel magico momento in cui anche i più stakanovisti devono arrendersi: niente lavoro!

 

E io, davanti al solito bivio esistenziale:
πŸ‘‰ unirmi alla folla in fuga tra code e panini in Autogrill,
oppure abbandonarmi a Netflix e centro commerciale?

Spoiler: ha vinto la fuga.
Perché diciamocelo — CENTRO COMMERCIALE, NON MI AVRAI MAI!

 

La parte razionale di me odia i ponti con tutto il cuore:
traffico, folla, prezzi alle stelle, stress da check-in.
Eppure, se hai solo quei tre giorni di libertà, che fai?

 

O vendi un rene per un volo a breve raggio,
oppure — come ogni travel designer ossessiva-compulsiva che si rispetti —
inizi mesi prima la caccia alla destinazione giusta:
bella, economica e senza mutuo per dormire.

Così ho deciso:
ON THE ROAD IN ITALIA

 

E dove va una lombarda che sogna il sole dopo mesi di nebbia?
In LIGURIA , ovviamente —
per la gioia dei miei amici liguri,
che circonderebbero la regione con fossati e coccodrilli pur di tenerci lontani. 😏

 

🎯 MISSIONE: SANREMO.
Due notti tra uliveti, borghi arroccati e silenzi da cartolina,
lontani dal caos costiero (e dai prezzi da mercato nero  per una stanza vista mare).

 

Disegno l’itinerario perfetto:
🌊 mare a Varigotti
🏰 borghi da fiaba come Dolceacqua
πŸ‘» deviazioni mistiche verso Bussana Vecchia, la città fantasma rinata tra artisti e ruderi.

Tutto approvato dal mio fidanzato —
alias “travel princess” ufficiale —
che ha ascoltato il 10% e dimenticato il resto.

 

Ma c’era un piccolo dettaglio segreto:
IL VERO MOTIVO DEL VIAGGIO:

πŸ‘‰ ANDARE A SANREMO A BATTERE IL 5 ALLA STATUA DI MIKE BONGIORNO!

 

La leggenda narra che chi tiene fede a questa usanza ottenga
PUNTI e BAUDI ILLIMITATI.


Chi gioca al FANTASANREMO sa di cosa parlo: è un gesto SACRO, UN RITO !

 

E io, REGINA INDISCUSSA DELLA MIA LEGA DA QUATTRO ANNI non potevo esimermi.
Bonus e gloria eterna sarebbero stati miei!

 

IL PIANO PERFETTO (CHE PERFETTO NON FU)

Tutto studiato nei minimi dettagli:
navigatore impostato “a tradimento”, fidanzato ignaro, give me five pronto

Ma…


Giorno 1: traffico apocalittico.
Colonne infinite, camper lenti, motociclisti indemoniati.
Sanremo salta.
“Domani”, mi dico.

 

Giorno 2: mi sveglio carica, pronta alla deviazione segreta.
Appena rivelo la missione, il mio fidanzato — improvvisamente dotato di memoria selettiva — propone: “Dai, oggi rilassiamoci. Seguiamo il tuo programma: borghi, pranzetto lento, un po’ di arte…”

Traduzione: boicottaggio soft con leccaculaggine (facendo pure la figura di quello che aveva studiato in modo dettagliato il mio itinerario ! )
Ore e ore a perderci tra vicoli, gatti e botteghe d'arte “capitate per caso”.
Morale: niente Mike, di nuovo.

 

Giorno 3: ultima chance.
Mi alzo all’alba, imposto Sanremo “per sbaglio”…
Ma la Liguria aveva altri piani.
Uscita chiusa, deviazione infinita, due ore di curve e santi volanti.

La Liguria non ha autostrade: ha percorsi a ostacoli per turisti ottimisti.


Così, anche questa volta, MIKE BONGIORNO RESTA UN SOGNO IRRAGGIUNGIBILE, a pochi chilometri ma lontano come l’Eldorado.

 

MORALE (AMARA MA VERA)

Non ho toccato la mano di Mike,
ma ho toccato una verità più grande:

Anche con la miglior pianificazione, qualcosa andrà storto —
soprattutto nei ponti festivi.

 

L’importante è riderci su, perché:
πŸ‘‰ OGNI PIANO FALLITO È SOLO UN’OTTIMA SCUSA PER RITORNARE!

 

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